Quando si pensa di realizzare un e-commerce o quando già si ha un’attività di vendita online avviata, spesso ci si chiede se sia giusto affiancare anche lo sviluppo di un’app allo scopo di offrire una diversa esperienza di navigazione all’acquirente.
Alcuni spostano direttamente l’esperienza di acquisto solo sulla app, lasciando online solo una landing in cui si racconta lo scopo del progetto e si rimanda agli store in cui scaricarla.
Quando si valuta questo strumento per avviare un business di commercio elettronico, la domanda più ricorrente che l’imprenditore rivolge a chi si occupa di sviluppare app è sempre “Quanto costa un’applicazione per ecommerce”, tuttavia la risposta al quesito non è così scontata.
Prima le domande di business
Prima di tutto è necessario farsi domande inerenti il modello di business perché l’app avrà dei costi di mantenimento di default e non ha senso crearla quando non abbiamo nemmeno la minima idea di come mantenere questi costi.
Affiancato a questo, occorre anche trovare una strategia di acquisizione e fidelizzazione dell’utente. Ad esempio, promozioni con sconti o vantaggi speciali per convincere i clienti a fare il download dell’app e a mantenerla sul proprio dispositivo.
L’importanza della lista delle funzioni accurata
Quando richiedete delle quotazioni per la vostra app e-commerce,spiegando sommariamente la vostra idea, molti potrebbero rispondere con un prezzo medio di mercato.
Ad esempio, se stiamo parlando di app con integrazioni API, interfaccia utente personalizzata, funzionalità di messaggistica complesse, geolocalizzazione e portali di pagamento, queste hanno di default un prezzo più alto delle app che hanno funzionalità di base, come il login, la gestione del profilo, la ricerca, il pannello di amministrazione e la messaggistica, la descrizioni di pochi prodotti che non sono acquistabili ma affiancati da moduli di contatto
È comune quindi affermare che per realizzare un’ app di un negozio di vendita al dettaglio sia necessario un budget che va dai 40.000 ai 100.000 euro.
Per fare dei ragionamenti sui costi il tecnico ha necessità di avere, da parte vostra, un documento dettagliato che vada ad illustrare i flussi (come si muove ogni tipo di utente, quali sono i livelli di permessi) a cui va affiancata una lista di funzioni.
Cosa fa costare di più o di meno un’app
Ecco qui una breve lista degli elementi che incidono sul costo di un’app, divise per area di competenza.
Decisioni strategiche
- Decisioni strategiche
- Tipologia del progetto
- Target del progetto
- Numero di estensioni
- Numero di funzionalità avanzate
- Complessità del Design
- Strumenti di interazione
- Aspetti legali
Interventi tecnici
- Test
- Debugging
- Correzione dei bug
- Inserimento sugli store come App Store e su Google Play
- Mantenimento in base a sistemi operativi coinvolti: API di terze parti, assistenza e aggiornamento dei sistemi operativi
- Linguaggio di programmazione utilizzato
- Infrastruttura: gestione del servizio hosting e server
- Un pannello di controllo personalizzato e molto articolato che supporta uno scambio di dati tra l’app è il database fatto dal sistema operativo complesso può far lievitare i costi.
- Scelta tra app nativa o ibrida
Per un’approfondimento ulteriore ti rimando alla mia miniguida sui costi per app: https://www.linkedin.com/
Come si crea un flusso e un foglio funzioni
Per quanto riguarda il flusso, per disegnarlo potete usare i più svariati strumenti, dalla semplice carta e penna a Disegni di Google a software come XMIND.
La stessa cosa vale per il foglio funzioni, è possibile anche partire da un word con una lista puntata.
L’esercizio importante che va fatto è quello di “spezzettare” le azioni che vogliamo che l’utente possa eseguire sulla nostra app in piccoli step. Gli step racchiudono a loro volta dei sottoinsiemi di passi che ci aiutano a completare quello step. Più le funzioni saranno e più saranno complesse, maggiore sarà il costo dell’app.
Un’app che non conosce nessuno non ha senso di esistere
Vanno inoltre inclusi i costi di promozione dell’app, sia a livello strategico che di gestione inserzioni. La promozione serve per far fronte ad un’alta concorrenza e si concentra sullo sforzo di dare dei motivi validi agli utenti affinché riservino uno spazio sui loro dispositivi per la sua app.
Possono essere usati differenti strumenti per la promozione dell’app: ASO, SEO, Campagne ADV Social, GoogleAds e Apple Search Ads (un sistema di sponsorizzazione delle App all’interno dello store) e i social ( attraverso Facebook, Instagram, Linkedin o TikTok puoi intercettare il tuo pubblico in maniera molto accurata).
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