Con il Fractional Executive, si va affermando un nuovo modello di manager: efficiente e preparato a gestire fasi di transizione, sia a livello finanziario sia a livello di capitale umano, ma con un enorme vantaggio: quello della flessibilità.

In un settore vivace e in continuo fermento come quello del Turismo, nel quale flessibilità, adattabilità e resilienza hanno fatto la differenza nel periodo buio della pandemia e della crisi che ne è conseguita, la figura professionale del Fractional Executive rappresenta indubbiamente un valore aggiunto. Vediamo come.

Innanzitutto, cosa intendiamo per Fractional Executive? 

Cerchiamo di inquadrare l’ambito di azione per conoscere meglio ruolo e funzioni del Fractional Executive, e lo facciamo citando un esperto in materia, Andrea Pietrini, Chairman di YOURgroup e autore del libro “Fractional Manager – una nuova professione per imprese che evolvono”. 

“Affrontare un processo di trasformazione, crescita, innovazione e fasi delicate come l’uscita di un manager, l’eventuale selezione di uno nuovo o ristrutturazioni, pre-post merger o vendita/acquisizione, si traduce per la gran parte delle realtà imprenditoriali in un incremento (o re-placement) di risorse e investimenti. E questo è vero sia dal punto di vista economico che anche – se non soprattutto – da quello del capitale umano. In tale contesto, ma anche in momenti di ristrutturazione o turnaround, la gestione ottimale dell’assetto manageriale gioca un ruolo di primo piano. L’operazione non risulta, però, così semplice o immediata. Per questo motivo, molte imprese si appoggiano sempre più a servizi di Fractional Executive, anche nella modalità più tradizionale ed estesa del Temporary Management, capaci di fornire supporto e accompagnare verso il nuovo assetto con competenza, professionalità e senza l’obbligo di investimenti considerevoli.”

Il Fractional Executive, o Fractional Manager, “accompagna quindi le aziende (in generale, PMI) in una fase delicata del loro percorso, come booster per il business ed elaborando nuovi concept che aiutino le aziende stesse a riprendere il largo. 

Quali compiti specifici può avere un Fractional Executive nel settore turistico? 

Nel nostro ambito specifico, il Fractional Executive si occupa – ad esempio – di elaborare nuove strategie di mercato, di analizzare la concorrenza, di studiare e applicare tecniche di ottimizzazione dei ricavi, di realizzare un business plan, ma senza dimenticare il capitale umano, valorizzando le risorse esistenti e riqualificandole con piani di formazioni mirati. In linea con le direttive fornite dal PNRR, inoltre, cura i processi di digitalizzazione per aiutare l’azienda ad inserirsi in un circuito virtuoso ed acquisire nuova clientela. 

Più che un “Temporary Manager”, potremmo parlare quindi di un “Transition Manager”.

Come selezionare un Fractional Executive, e chi li seleziona per poi inviarli “sul campo”?

Società pioniere in Italia per il Fractional Executive, dal 2011 YOURgroup offre supporto operativo on site per ogni area aziendale grazie alla sua rete di più di 250 fractional manager di consolidata esperienza aziendale, maturata in società leader a livello mondiale. Un complesso processo interno di selezione ha permesso di creare un vero e proprio hub di competenze, strutturato in otto aree specialistiche: yourCFO per la finanza operativa, CFO service, controllo di gestone e tesoreria; yourDIGITAL per la digital transformation; yourHR per le risorse umane;  yourCEO per la divisione general manager, sales operations e sostenibilità; yourNEXT per la comunicazione professionale e le relazioni istituzionali, yourCPO per il procurement; yourCMO per il fractional marketing e yourCLO per tutelare gli interessi della propria azienda sul terreno giuridico.

Quali sono i benefici che un’azienda turistica può ricavare assumendo un Fractional Executive?

Fondamentalmente, gli stessi di un’impresa in qualsiasi altro settore. Come spiega Andrea Pietrini “Con Fractional Executive si fa, infatti, riferimento a un modello di business nato negli Stati Uniti una ventina di anni fa e pensato per permettere alle aziende di godere dei vantaggi di avere a disposizione per alcuni periodi figure esperte e con skills specifiche, senza i vincoli dell’assunzione e con la possibilità di formare e veder crescere l’expertise interno dei propri dipendenti. Un asset strategico apprezzato e che introduce in azienda esperienze specifiche e necessarie.”

Quale Associate Partner e responsabile yourCEO per il verticale turismo e Hospitality, le tematiche legate a questo nuovo modello di gestione mi stanno particolarmente a cuore. Ho avuto infatti modo di osservare che molte realtà operanti in questo settore, anche prima della pandemia, sperimentavano purtroppo una certa “rigidità” quando si trattava di assumere personale qualificato, soprattutto, a livello dirigenziale. Un inquietante binomio – rappresentato dal costo e da quell’aggettivo, “indeterminato”, che accompagnava il contratto senza però fornire garanzie effettive sulle capacità del candidato di portare risultati – rischiava di paralizzare un settore che, al contrario, dovrebbe sempre saper reagire ad ogni situazione. 

Come si diceva all’inizio, la crisi pandemica prima, e quella economica poi, hanno ribaltato tutte le certezze e insegnato che flessibilità e adattabilità sono fattori determinanti per sopravvivere ed uscirne al meglio. La crisi non va sprecata, ma utilizzata per trovare nuovi sistemi, nuove energie e nuovi obiettivi. 

In questo ambito si colloca il Fractional Executive, il quale, oltre a promuovere il business – e quindi portare benessere all’azienda in cui opera, favorisce l’incontro tra personale qualificato e mondo imprenditoriale superando gli obblighi burocratici, snellendo i processi di assunzione e favorendo un circolo virtuoso che porta ossigeno al settore, assicura la professionalità delle risorse, garantisce motivazione e può considerevolmente contribuire ad aumentare i posti di lavoro. Considerando poi che in Italia una buona parte di aziende turistiche rientra nelle PMI, questo modello di gestione pone le basi per un futuro all’insegna di una “flessibilità professionale” o, se preferiamo, di una “flessibile professionalità”.

Palmiro Noschese
Palmiro NoscheseAssociate Partner yourCEO