D: Grazie Ignazio per averci concesso questa intervista: ci vuoi raccontare un po’ di Credimi, la tua innovativa iniziativa fintech, che sta avendo un grande successo?

 Con Credimi semplifichiamo l’accesso al credito per le imprese. Vogliamo diventare il punto di riferimento degli imprenditori e delle loro imprese, sostenendone progetti, ascoltando le loro esigenze, aiutandoli a crescere, a cambiare e a rinnovarsi. Quando ho fondato Credimi nel 2015, in Italia il fintech per piccole imprese era considerato ancora qualcosa di impensabile. Ad oggi, si sono rivolte a noi oltre 15mila imprese e abbiamo erogato oltre 800 milioni di euro. Siamo stati uno strumento importante per le imprese in difficoltà a causa del Covid: nei mesi di lockdown infatti abbiamo ricevuto oltre 4mila domande di finanziamento, soprattutto da microimprese, per un totale di 433 milioni di euro.

D: Dallo scoppio del Covid, in tutte le occasioni, ho cercato di sottolineare i vantaggi del fintech in questo momento di crisi di liquidità in cui la velocità di erogazione è un grande valore: questa crisi può avere impresso un’accelerazione agli strumenti di finanza innovativa?

 La crisi generata dal Covid non ha precedenti nella nostra memoria, è stata veloce e globale, investendo persone e imprese a quasi ogni latitudine. In Italia, questa situazione a livello economico rischia di distruggere il patrimonio delle imprese. Che per questo hanno necessità di liquidità immediata: la velocità è un elemento quanto mai importante in questi mesi. Moltissime sono le imprese virtuose che erano sane prima del lockdown ma che senza una rapida iniezione di liquidità rischiano di chiudere. In questo contesto, l’innovazione del credito rappresenta il tassello più importante per rendere possibile il reperimento delle risorse per abilitare questo cambiamento epocale. Che il fintech sia sempre più al centro del dibattito lo dimostrano anche i tanti accordi che operatori bancari tradizionali stanno chiudendo con società che si occupano di finanziamenti digitali, per velocizzare l’erogazione del credito alla loro clientela. Una strada che sembra inevitabile.

D: Tutti si chiedono quale sarà in futuro il ruolo delle banche commerciali: che ci puoi dire dal tuo osservatorio privilegiato?

 Le banche si stanno trovando a fare in pochi mesi dei cambiamenti che hanno richiesto anni. Anche i clienti stanno cambiando radicalmente le proprie abitudini: basti pensare che almeno 700.000 aziende italiane in tre mesi hanno richiesto un finanziamento senza andare in filiale. Tutto questo porterà le banche, ma più in generale tutti gli operatori del settore, a lavorare in un mercato completamente trasformato.

D: Il mondo del CFO, che è quello che mi è più vicino, come sta rispondendo agli stimoli che provengono dal mondo fintech? Puoi descrivere, per i miei colleghi CFO, quali sono i vantaggi per le aziende che si avvicinano a Credimi?

 La maggiore attenzione delle imprese verso il fintech si riflette anche sul lavoro dei CFO, che in questi mesi impegnano le proprie energie in particolare per ottimizzare le fonti di finanziamento non solo in relazione ai costi, ma anche in funzione della flessibilità e dei tempi di risposta degli strumenti finanziari proposti. Infatti, i budget e i piani di investimento delle imprese sono in continua evoluzione, devono potersi adattare velocemente al contesto competitivo e anche, come in questo periodo, a situazioni di crisi globali dovute a cause totalmente esogene e imprevedibili.

I vantaggi per le aziende che si avvicinano a Credimi sono la velocità, la semplicità e la flessibilità. Grazie a processi completamente digitali, un’impresa può richiedere un finanziamento in pochi minuti ed avere un riscontro completo in 3 giorni. Ma soprattutto, per l’impresa Credimi è un partner con il quale confrontarsi e condividere il percorso di crescita.

D: A tale proposito, come vedi il Fractional Executive, il modello promosso in questi anni da YOURgroup, ed in particolare il Fractional CFO come supporto al mondo della finanza operativa delle aziende italiane?

 Non si possono gestire le aziende come si faceva in passato. Il contesto competitivo globale e le opportunità dettate da operazioni straordinarie e da nuovi strumenti finanziari impongono competenze specifiche, non sempre disponibili all’interno delle PMI, anche a causa del costo che comporta l’inserimento di una figura apicale ed altamente qualificata. La soluzione del Fractional Executive è sicuramente una risposta molto efficace perché consente di dotare l’impresa di quelle conoscenze non presenti in azienda e funzionali allo sviluppo di un determinato progetto, limitando i costi al periodo necessario per la sua realizzazione.

 

 

Informazioni su Credimi

Nata con la missione di semplificare l’accesso al credito per le imprese, Credimi è oggi il più grande digital lender per le imprese in Europa Continentale, con 800 milioni di euro erogati e 15.000 aziende che si sono rivolte alla piattaforma digitale,un canale di finanziamento potente, flessibile e veloce. www.credimi.com

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