Il tema dell’innovazione è estremamente collegato al tema di competitività dell’impresa sul mercato ed è un fattore determinante la crescita (e sopravvivenza) di un’impresa
L’innovazione all’interno dell’azienda può riguardare le caratteristiche dei prodotti/servizi, dei processi (produttivi, organizzativi, logistici, di rapporti con i fornitori etc.) e le modalità con le quali viene indirizzato il mercato (target di clientela, modelli commerciali adottati, pricing e brand), ma quello che sempre ancor più rilevante è la modalità con cui viene gestito il processo di innovazione in azienda dove, chi si trova chiamato a farsene carico in prima persona, deve avere alcune caratteristiche a mio modo di vedere fondamentali.
1. CAPACITA’ DI ASCOLTO
La gestione dell’innovazione in azienda è innanzitutto un tema di ascolto di una serie di attori: i dipendenti, i clienti, i concorrenti, i fornitori, il mondo accademico e dei centri di ricerca esterni, le startup. Il ruolo ed il peso di ciascuno di questi attori varia in funzione sia dalla dimensione che dal settore ove l’azienda opera, ma in linea di principio si dovrebbe essere di prestare ascolto a tutti gli attori summenzionati.
Ognuno di questi attori infatti apporta prospettive di visione diverse che vanno integrate in un quadro insieme per tracciare nel modo più adeguato il percorso di innovazione per la propria azienda.
2. SAPER COINVOLGERE
La gestione dell’innovazione in azienda è poi un tema di coinvolgimento attivo di chi lavora all’interno dell’azienda: intraprendere un percorso di innovazione senza rendere partecipe chi ne è direttamente o indirettamente coinvolto significa aumentare le probabilità di fallimento nel raggiungimento dell’obiettivo. Se è indubbio che deve esserci la volontà dell’imprenditore e del suo management ad innovare questo non è sufficiente per garantire il successo di un processo di innovazione in qualunque area esso si collochi.
3. APPROCCIO SPERIMENTALE
La gestione dell’innovazione in azienda richiede inoltre un approccio sperimentale di introduzione e successivi test: questo vale sia quando si pensa di innovare i propri processi interni, ma anche quando si vuole introdurre un’innovazione radicale nel proprio portafoglio di prodotti/servizi. In altri termini introdurre innovazione oggi significa adottare un atteggiamento tipico di chi opera nel mondo delle start up: disegnare soluzioni con caratteristiche essenziali, testarle, valutarne i risultati, introdurre nuove modifiche e sviluppi per raggiungere gli obiettivi prefissati.
4. SFRUTTARE LA TECNOLOGIA
La gestione dell’innovazione in azienda significa infine saper cogliere le opportunità che l’evoluzione tecnologica offre in modo continuo e crescente. La tecnologia è uno straordinario strumento abilitante l’innovazione in azienda, ma questo richiede saper identificare quale soluzione tecnologica sia la più funzionale a perseguire gli obiettivi di innovazione che ci si è preposti.
5. APPROCCIO OLISTICO
Apportare innovazione in azienda implica avere un approccio olistico (dal greco holos – l’interezza, il tutto) alla realtà aziendale e pertanto saper comprendere il “sistema aziendale” nella sua interezza e non solo come composto da singole parti. In tal senso il motore primo dell’innovazione è una figura professionale che coniughi competenze tecniche tipiche del mondo del mondo ICT (Information & Communication Technologies) con capacità di comprensione dei processi aziendali lungo tutta la catena d’offerta che vai dai fornitori ai clienti finali coniugando il tutto con le esigenze finanziare dell’azienda (cash is king oggi più che mai).
CONCLUSIONI
Gestire il processo di innovazione in azienda è pertanto un mestiere articolato che, oltre a richiedere conoscenze di tipo specialistico legate alle aree dove si vuole introdurre innovazione, necessita di capacità di ascolto, coinvolgimento delle persone, approccio sperimentale e attenzione continua alle opportunità date dalla tecnologia.
Oggi più che mai la gestione dell’innovazione è la gestione di una squadra allargata dei diversi attori dell’ecosistema che ruota intorno ad un’azienda indipendentemente dalla dimensione del business o del settore di appartenenza che vanno coinvolti e stimolati adeguatamente affinché si innesti un circolo virtuoso di contaminazione reciproca.
L’approccio sperimentale ad apprendimento continuo minimizza i costi connessi agli inevitabili errori di percorso.
L’attenzione all’evoluzione (dirompente) delle tecnologie permette di individuare rapidamente e nel migliore dei modi gli strumenti per sostenere il processo di innovazione necessario per la crescita (e sopravvivenza) di un’azienda.
La persona che meglio può aiutare l’azienda in questo processo deve utilizzare un approccio olistico ed avere un bagaglio non solo di natura prettamente tecnologica ma anche, e soprattutto, di capacità di comprensione dei processi aziendali nella loro interezza.
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