Paola Profeta, Professore associato di Scienza delle Finanze all’Università Bocconi.

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D: Grazie Paola per averci concesso questa intervista: hai avuto una vita accademica ricchissima, con incarichi di grande prestigio. Quali qualità ti hanno permesso di raggiungere questi straordinari traguardi?

Sicuramente la tenacia e la determinazione. ho avuto anche tanti momenti difficili e alcuni insuccessi, ma non ho mai mollato.

 

D: Paola, come è evoluto, a tuo parere, il mondo accademico in questi anni?

Una parte del mondo accademico si è allineata in pieno agli standard internazionali, una parte purtroppo ancora no. Spesso viviamo questa contraddizione anche all’interno della stessa università. Ci sono eccellenze di livello internazionale e ci sono logiche locali, spesso diverse dal merito, molto difficili da sradicare.

 

D: Quale impatto potrebbe avere la crisi Covid sul mondo femminile (professionale, sociale, economico)?

La pandemia sta chiedendo molto alle donne, sia in termini di lavoro (la maggior parte dei lavori persi sono di donne) sia di lavoro di cura, che purtroppo non si è suddiviso in modo equo tra uomini e donne, come auspicato. L’impatto di lungo periodo sarà pesante per il tasso di occupazione femminile. Per questo servono politiche pubbliche, mirate all’occupazione femminile.

D: Puoi indicarci alcune delle strategie che analizzi nel tuo libro per contrastare gli effetti del Covid con un maggior investimento nelle politiche di genere?

Nel libro analizzo i congedi di paternità, che impongono un ribilanciamento tra uomini e donne nel lavoro di cura. Poi ci sono gli asili nido, che sono essenziali per rimuovere il peso della cura dalle spalle delle famiglie. Ed è importante una leadership femminile per creare un contesto in cui tutte queste misure siano efficaci.