Giovanni Natali

Presidente & Amministratore Delegato

AssoNext & 4Aim Sicaf S.p.A.

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D: Hai avuto una vita professionale ricchissima, con incarichi di grande prestigio, in campi anche diversi. Quali qualità ti hanno permesso di raggiungere questi importanti traguardi?

I traguardi non sono mai sufficientemente importanti, ma alla soglia dei 56 anni, come si suol dire “quello che dovevo fare l’ho fatto”. E’ molto difficile auto-giudicarsi ma, se mi devo trovare qualche qualità, sicuramente mi riconosco la tenacia e la capacità di capire le persone con cui mi interfaccio siano esse clienti, collaboratori o soci.

D: La quotazione in borsa è un percorso auspicabile per molte Pmi italiane che vogliono crescere in modo strutturato. Come percepisci le prossime evoluzioni di questo fenomeno?

 Cercando di guardare un po’ oltre il drammatico contesto geo-politico ed economico mondiale, penso che l’accesso al mercato dei capitali attraverso una quotazione in Borsa  rappresenterà, sempre più, l’alternativa principale per lo sviluppo e la crescita delle PMI italiane. E, per una volta, con Euronext Growth Milan, siamo all’avanguardia in Europa.

D: AssoNEXT è una realtà sempre più importate e conosciuta. Come vedi lo sviluppo dell’associazione nei prossimi anni?

E’ un’iniziativa che è nata quasi spontanea, parallelamente all’evoluzione di quello che era Aim Italia ed oggi è EGM. In pochissimi anni abbiamo ottenuto traguardi importanti, tra cui il riconoscimento di membro di diritto dell’Advisory Board di Borsa Italiana e l’ammissione a European Issuer, l’associazione di oltre 8000 società quotate europee. Mi fa piacere poter annunciare che l’annuale convegno di AssoNext, che lo scorso anno si è tenuto a Piazza Affari, quest’anno si svolgerà presso il Senato della Repubblica, ospiti della Commissione Finanze.

D: Il mondo della managerialità frazionale è un fenomeno in forte crescita. Può essere, a tuo parere, un modello per dare ancora più slancio allo mercato azionario per le PMI, in molti casi scarsamente managerializzate? 

Assolutamente si! Le Pmi, in tal modo, possono approcciare livelli di management (soprattutto nell’area CFO durante il processo di IPO) che, in un modello contrattuale tradizionale full time, non potrebbero permettersi.